La rassegna documenta - attraverso le opere di 20 pittori appartenenti alla generazione dimezzo - una fase del viaggio in sintonia con la pittura che Claudio Cerritelli ha condotto durante la sua attività militante. Differenti declinazioni del colore emergono nel percorso della mostra evidenziando molteplici modi di fare pittura come tensione astratta, aniconica e afigurale, oscillando dalla riflessione intorno alla dimensione autoreferenziale della superficie pittorica fino alle proposte di tipo lirico-visionario. Il valore individuale di ogni ricerca emerge nella scelta delle opere che offrono allo spettatore il senso di un costante esercizio di lettura delle diverse poetiche. La registrazione di frequenze tra critica e pittura è condotta senza mai eludere i significati specifici del linguaggio di ogni artista, tramiti di un comune impegno nel sostenere il destino sempre possibile della pittura nella complessa realtà delle arti visive dalla seconda metà degli anni Ottanta fino ad oggi. In tal senso, le “sintonie” tra gli artisti e la pittura, tra l’atto critico e l’opera dipinta, tra la riflessione sul valore poetico dell’immagine e il suo contesto teorico, permette di percorrere le fasi di un viaggio che ha le sue fonti nelle forme di rinnovamento della pittura del secondo ‘900. Attraverso la memoria delle esperienze post-informali, aniconiche e analitiche ripensate alla luce delle pratiche pittoriche degli ultimi decenni, la rassegna documenta le ricerche delle nuove generazioni interessate a valorizzare le ragioni che la pittura persegue come coscienza del suo ruolo intramontabile.